(Torino)ore 21:04:00 del 17/02/2017 - Genere: , Ambiente, Denunce, Sociale
Gli Ogm in Europa: gli Stati membri sono stati chiamati a votare l’introduzione in Ue di mais geneticamente modificato. E l’Italia ha votato sì. Carnemolla (Federbio) e Greenpeace reagiscono.
Voltafaccia dell’Italia lo scorso 27 gennaio: a sorpresa vota per gli ogm. La Commissione europea ha chiamato gli Stati membri nel comitato permanente Ue per piante, animali, alimenti e mangimi (Paff) a votare l’autorizzazione di due mais ogm (il BT11 della Syngenta e il 1507 della DuPont Pioneer) e rinnovare l’autorizzazione del mais MON810 della Monsanto, unico ogm finora ammesso.
La Commissione non ha ottenuto la maggioranza e la richiesta non ha avuto i numeri per l’approvazione. Intanto non passa inosservato il voto dell’Italia.
Il voto dell’Italia a favore delle tre tipologie di mais Ogm non è stato accolto con favore dagli addetti ai lavori del settore. In particolare forti critiche sono state sollevate dal comparto bio.
Paolo Carnemolla, presidente Federbio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica), punta il dito contro il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin “da sempre schierata a favore di Ogm e glifosato”.
Secondo il presidente della Federazione, la scelta dell’Italia di votare a favore potrebbe essere, almeno in parte, considerato un ennesimo “danno collaterale” della catastrofe del terremoto e delle nevicate in Centro Italia: “Mentre i ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente Martina e Galletti sono impegnati con queste emergenze e il dramma di un tessuto economico e sociale devastato e da ricostruire, la ministra Lorenzin ha avuto modo con un blitz di spostare a favore degli Ogm un equilibrio fra componenti del governo già messo a dura prova all’epoca del voto sull’autorizzazione per il glifosato”.